Malumore in casa Rayo. Dopo l'ennesima sconfitta Tatulli si dimette

Tatulli si dimette da allenatore del Rayo dopo l'ennesima pessima prova dei biancoblu nell'amichevole contro il Real Escort di Francesco Degl'Innocenti. Una sonora sconfitta (Risultato non ufficiale di 15 a 4) e una deludente prestazione con gli inutili e soliti 3 minuti giocati bene e i restanti giocati al limite del ridicolo. “Dopo 6 partite, 7 compresa l'amichevole, non sono riuscito a trasmettere ai giocatori ciò che serviva perdendo tutte e 6 le gare. – ha commentato Tatulli – La squadra non ha risposto ai miei costanti inviti e indicazioni, segno di un evidente difficoltà sia mia che della squadra. Per questi motivi mi dimetto da mister del Rayo”. Tatulli dopo la gara ha presentato le sue dimissioni alla società chiedendo di seguire unicamente Dolfi, neo-portiere che ier sera ha dato una grande prova. Probabilmente il ruolo di allenatore passerà ad Alberto Nenci, ruolo già da lui coperto nelle prime 5 gare. Una patata bollente difficile da gestire visto che nella gara disputata ieri sera solo Dolfi, continuamente assediato e lasciato solo a combattere con gli avversari, può ritenere la sua prestazione pienamente sufficiente. Il malumore si avverte anche nello spogliatoio nel dopopartita dove i giocatori hanno discusso animatamente. “Mi sono rotto le scatole dei 'se' e dei 'ma' – ha commentato Luconi – Facciamo schifo, facciamo pena in qualunque circostanza e non voglio più sentir dire che siamo migliorati o che giochiamo bene, perchè non è la verità”. Di parere simile Lo Castro e Ismail. “Il problema siamo noi – ha detto Lo Castro - Non ci arrabbiamo, non ci capiamo, non lottiamo”. “Per forza l'allenatore va via – ha detto Ismail – non lo ascolta nessuno e poi ci lamentiamo se perdiamo. Non capiamo nemmeno come difenderci quando siamo assediati!”. Controcorrente il Presidente A.Nenci che cerca di risollevare gli animi: “Secondo me non siamo male e non abbiamo giocato male. I giocatori singolarmente sono buoni, dobbiamo cercare di capire come mantenere le posizioni e cercare un gioco di squadra”. Tutti sperano in un cambio di rotta e in qualcosa che illumini il gioco del Rayo, ma il morale è ai minimi storici e la grinta è sparita, sempre se questa sia mai esistita in casa dei biancoblu.